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WEBCAM RIFUGIO BOSCHETTO – Questa è una immagine da una webcam in diretta!
Situato nel cuore pulsante della Foresta di Giazza, tra cielo, vento e rocce, dove la natura si lascia amare, il Rifugio Boschetto: accoglienza, riposo, gastronomia, sentieri… la città è lontana!
Il rifugio
Il rifugio si trova nel cuore della foresta demaniale di Giazza, a m.1151 slm, al confine tra le provincie di Verona, Trento e Vicenza in una posizione tranquilla e soleggiata della Valle di Revolto. E’ facilmente raggiungibile in auto ed è un ottimo punto di partenza per varie escursioni sul Gruppo del Carega.
Atmosfera familiare, buona cucina tradizionale, possibilità di soggiorno per famiglie e comitive.
Gode di ampio parcheggio, di un terrazzo provvisto di pensilina e tavolato, è dotato di ingresso facilitato per disabili, sala bar, sala pranzo, servizi igienici; dispone di 7 stanze per un totale di 24 posti letto.
Nel periodo estivo rimane aperto da maggio ad ottobre; nel periodo invernale è aperto nei fine settimana e durante tutto il periodo natalizio.
Storia
Nel 1953 il nonno Romano contribuì alla costruzione del Rifugio Fraccaroli e parte del materiale venne trasportato a dorso del suo mulo. Nonna Erminia, rimasta vedova molto giovane e con tre figli – Domenico, Gino e Giovanna – non molla… e, oltre alla gestione della malga, inizia anche l’attività di fiaschetteria.
Domenico inizia a lavorare per la forestale: tra i tanti lavori ricordiamo il basamento del Cristo dedicato a Don Domenico Mercante, la messa in opera della Croce sul Plische portata a spalle dal Rifugio Boschetto, la costruzione e il trasporto, sempre a spalle, della porta del Baito Mandriello (a settembre 2008 è stato chiuso – in quanto pericolante – cementando la porta: un grande dispiacere per Domenico, nei suoi ultimi giorni di vita!).
Per Domenico diventa sempre più difficile combinare la gestione della malga con il lavoro nella forestale (doveva consegnare ogni mattina all’alba il latte alle Colonie di Giazza) e così, con Erminia, decidono di lasciare i bovini e di incrementare l’attività di fiaschetteria con posto di ristoro.
Ancora oggi nonna Erminia ci racconta che, per pagare la spesa, raccoglieva legna: a quel tempo c’erano pochi mezzi e si andava sempre a piedi…quante volte ha percorso la strada Giazza – Revolto con le “sporte” della spesa e la piccola figlia Giovanna al seguito … più il gatto!!!
La forte nonna Erminia, nel 1965, ottiene dal Ministero del Turismo il Premio di Benemerenza.
Gli anni passano e Domenico, nel 1972, sposa Leonella Cappelletti: con coraggio e tanti sacrifici, ma sempre uniti, iniziano a restaurare la malga che, anno dopo anno, si trasforma, fino ad avere l’aspetto dell’attuale bella struttura…che è il rifugio Boschetto.
Nonna Erminia, che ha raggiunto la splendida età di 93 anni (!), dopo una vita di duro lavoro e di sacrifici, oggi viene al rifugio in vacanza e controlla che la storia vada avanti…
Noi non possiamo che esprimere il nostro GRAZIE di cuore a Nonna Erminia e Papà Domenico per averci trasmesso il grande valore della montagna insegnandoci ad amarla.
News
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